Studio Legale Meliadò
La proroga dell’emergenza non allunga il Durc
La proroga dell’emergenza non allunga il Durc
Lo spiega una nota dell’Inail in accordo con il ministero del Lavoro
L’Inail, con la nota 9466 diffusa in questi giorni, dopo il parere favorevole del Lavoro, ha comunicato che la proroga dello stato di emergenza contenuta nel Dl 83/2020 non interessa il Durc online e che, quindi, i documenti unici di regolarità contributiva con scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio sono prorogati sino al 29 ottobre 2020 e non al 13 gennaio 2021.
Il Durc ha subito, in poco tempo, continue variazioni dal 17 marzo al 30 luglio con repentini ripristini dello status quo ante.
In sintesi:
Il 17 marzo entra in vigore il Dl 18/2020, che all’ articolo 103 dispone che tutti i certificati, attestati, permessi, concessioni, autorizzazioni e atti abilitativi comunque denominati, in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile, restano validi fino al 15 giugno.
Il 30 aprile il Dl 18/2020 viene convertito dalla legge 27/2020 che sostituisce e modifica l’articolo 103 prevedendo l’ultrattività dei documenti scadenti nel periodo fra il 31 gennaio e il 31 luglio per i 90 giorni successivi alla dichiarazione di cessazione dello stato di emergenza estendendo, inoltre, la portata della disposizione in esame anche ad altre fattispecie.
Il 19 maggio, l’articolo 103 della legge 27/2020 viene nuovamente modificato dall’articolo 81 del Dl 34/2020, inserendo nel testo alcuni termini che di fatto hanno fatto intendere che la situazione fosse riportata al punto di partenza, stabilendo che solo per i Durc con scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile quest’ultima doveva intendersi prorogata al 15 giugno.
A seguito poi arrivano nuove modifiche con la legge 77/2020 di conversione del Dl 34/2020, che, con decorrenza 19 luglio, abroga l’articolo 81 (dello stesso Dl). Di fatto l’uscita di scena di questa norma riammette i Durc – ma quelli con scadenza tra il 31 gennaio e il 31 luglio – a fruire dell’estensione di validità sino al 90° giorno successivo alla cessazione dello stato di emergenza. Infine, il Dl 83/2020, in vigore dal 30 luglio, proroga lo stato di emergenza dal 31 luglio al 15 ottobre. In allegato è mostrato un elenco delle disposizioni interessate dalla proroga e si afferma che, per quelle non contenute nella lista, la scadenza resta al 31 luglio. La norma sul Durc non viene richiamata e, quindi, niente proroga.
Il periodo del Covid-19 passerà alla storia come funesto ma – per quanto riguarda l’Italia - anche come uno dei più disordinati dal punto di vista della regolamentazione, con disposizioni altalenanti e disomogenee che hanno interessato anche altri ambiti della normativa in materia di lavoro: si va, a titolo di esempio, dal divieto dei licenziamenti, con annesso buco temporale, alle norme sulla cassa integrazione che, riguardo alla deroga, operano una commistione tra periodi autorizzati e fruiti. In un momento come quello attuale, una regolamentazione attenta e, soprattutto, più organica sarebbe stata di maggiore aiuto per tutti.